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Mantenere i giusti livelli di colesterolo e omocisteina nel sangue è fondamentale per prevenire l’insorgere di spiacevoli inconvenienti di natura cardiovascolare. Gli integratori alimentari per colesterolo e trigliceridi selezionati da CuraFacile sono in grado di apportare all’organismo tutti gli elementi essenziali per evitare che questo accada, attraverso le loro formulazioni a base di coenzima Q10, vitamine, acido folico, omega-3.
Integratori alimentari per colesterolo e trigliceridi: composizione, come funzionano e a cosa servono
Mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue non è sempre semplice: spesso si necessita di una cura farmacologica che, per essere efficiente, deve essere accompagnata da un’alimentazione sana ed equilibrata, attività fisica e qualche integratore alimentare che possa incentivare il risultato finale. Nello specifico, questi ultimi risultano estremamente validi perché a base di:
- Riso rosso fermentato: contiene monacolina K, in grado di regolare i livelli di colesterolo nel sangue;
- Acido folico: fondamentale per la sintesi delle proteine e per la formazione dell’emoglobina;
- Coenzima Q10: aiuta a rifornire le cellule di energia e ha un’azione antiossidante;
- Omega-3: contribuisce a contrastare i trigliceridi alti;
- Policosanoli: prevengono i coaguli di sangue e l’ispessimento delle pareti venose e riducono l’aggregazione delle piastrine e l’accumulo di cellule adipose;
- Monacolina K: agisce come le statine, inibendo l’enzima idrossimetilglutaril-coenzima A (HMG-CoA) responsabile della sintesi del colesterolo;
- Vitamine B6 e B12: contribuiscono alla formazione dei globuli rossi, alla sintesi dell’emoglobina, alla salute del cuore e del sistema immunitario e aiutano a combattere sintomi come affaticamento, sbalzi d’umore, stress e mal di testa.
Quando e perché assumere un integratore alimentare per colesterolo e trigliceridi
Gli integratori alimentari per colesterolo e trigliceridi sono consigliati a seguito di alcuni accertamenti, in primis quando si è già stabilito un regime alimentare indicato: inutile assumere integratori, infatti, se si continuano a consumare i cibi sbagliati.
In secondo luogo:
- dopo aver effettuato le analisi del sangue: solo così si può risalire all’origine del problema e agire di conseguenza. Gli integratori non sono veri e propri medicinali, ma semplici supporti utili a migliorare la propria condizione;
- su consiglio medico: sempre meglio iniziare ad assumere integratori dopo aver sentito il parere del medico e aver ricevuto il suo benestare. A volte, infatti, si potrebbero scegliere i prodotti sbagliati o incorrere in fastidiosi effetti collaterali;
- seguendo la dieta di un nutrizionista: l’alimentazione è fondamentale nella lotta contro colesterolo e trigliceridi alti, quindi una dieta mirata è assolutamente necessaria e solo un nutrizionista professionista può stilarne una;
- in caso di fabbisogno di principi attivi: spesso gli alimenti, da soli, non bastano a contrastare questo fenomeno, quindi il rimedio più semplice sta nell’assunzione di determinati principi attivi che incentivino il processo di controllo e mantenimento;
- durante un programma di allenamento: gli integratori si mostrano validi alleati di un esercizio specifico e costante, soprattutto l’aerobica;
- quando si riscontrano problemi con i farmaci: gli integratori si sostituiscono, a volte, con le terapie mediche in presenza di forti effetti collaterali. Ad esempio, la monacolina K si rivela efficace tanto quanto le statine ed è contenuta naturalmente nel riso rosso fermentato.
Cos’è il colesterolo alto o ipercolesterolemia
Si parla di colesterolo alto quando la sua presenza supera i valori considerati normali, cioè quando la sua concentrazione totale è più alta di 240 milligrammi per decilitro di sangue.
Quando si parla, invece, di colesterolemia LDL, principali causa dell’ateroclerosi, allora il colesterolo è considerato in eccesso oltre i 160 mg/dl.
Il colesterolo alto è un problema molto diffuso e copre diversi disturbi che causano la produzione e l’accumulo di grassi extra (lipidi) nel sangue. Alcune cause possono essere controllate, altre meno, quindi l’obiettivo principale risiede nel far scendere i livelli già esistenti per evitare l’insorgere di determinate patologie come:
- malattie cardiache
- attacchi cardiaci
- ictus
- stenosi aortica
- insufficienza cardiaca
- iperparatiroidismo
- ischemia miocardica
- cardiomiopatia dilatativa
- cardiomiopatia ipertensiva
- angina instabile
- infarto miocardico acuto
- versamento pericardico
In alcuni casi, il medico può prescrivere un farmaco mirato alla diminuzione dell’ipercolesterolemia.
Colesterolo e trigliceridi alti: cause e conseguenze
Il colesterolo è un grasso prodotto in modo naturale dal corpo, ma può provenire anche da ciò che si mangia. Ecco perché la principale causa dell’aumento dei suoi livelli nel sangue risiede proprio nel cibo, soprattutto quando si abusa di formaggi, uova, alimenti fritti e confezionati, gelati, dolci e carne rossa.
Se il colesterolo alto non è associato ad alcuna patologia, le principali cause sono:
- scarsa attività fisica
- eccessivo consumo di grassi saturi
- ipercolesterolemia familiare, quindi genetica
Al contrario, se il colesterolo alto è collegato a una patologia, le cause scatenanti possono risiedere in:
- cirrosi biliare
- epatopatie
- ipofunzionamento della tiroide
- sindrome nefrosica
- eccessivo consumo di cortisonici
- uso protratto della pillola anticoncezionale
Oltre questo, si possono elencare alcuni fattori di rischio abbastanza diffusi:
- dieta povera, con l’assunzione di grassi saturi e alimenti ad alto contenuto di colesterolo;
- obesità, con un indice di massa corporea di o superiore a 30;
- circonferenza della vita eccessiva, equivalente a 102 cm per gli uomini e a 89 cm per le donne;
- inattività fisica, che aumenta le dimensioni delle particelle dell’LDL, cioè del colesterolo cattivo rendendolo dannoso;
- fumo, che danneggia le pareti dei vasi sanguigni e contribuisce all’accumulo di depositi di grasso;
- diabete, dato che un’alta presenza di zucchero nel sangue aumenta il colesterolo LDL e abbassa il colesterolo HDL.
Tra le conseguenze del colesterolo alto si trova sicuramente l’aterosclerosi, un grave accumulo di colesterolo e altri depositi sulle pareti delle arterie. Questi ultimi possono ridurre il flusso del sangue che passa nelle arterie comportando:
- dolori al petto e altri sintomi di malattie coronariche;
- attacchi di cuore, derivanti dalla rottura dei depositi che bloccano il flusso di sangue;
- ictus, molto simili agli attacchi di cuore, che bloccano il flusso di sangue diretto al cervello.
Colesterolo e trigliceridi alti: come prevenire
In caso di livelli alterati di colesterolo e trigliceridi, la prevenzione si rivela estremamente fondamentale. Per mantenere il proprio organismo in buona salute, quindi, sarebbe sempre meglio:
- optare per una dieta alimentare che preveda poco sale e comprenda, invece, frutta, verdura e cereali integrali;
- limitare il consumo di grassi animali e utilizzare i grassi buoni con parsimonia;
- perdere i chili in eccesso e cercare di mantenere un certo peso forma;
- smettere di fumare;
- fare attività fisica per almeno 30 minuti al giorno;
- limitare il consumo di alcool.
Al contempo, l’assunzione di integratori alimentari può contribuire a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo e prevenire l’insorgere di patologie rischiose per la vita.