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- contrastare sintomi correlati a cefalea, crampi, irritabilità e nervosismo;
- attenuare disturbi come stanchezza e debolezza muscolare;
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Spossatezza, cefalea, crampi, sbalzi d’umore sono tutti fastidi spesso legati al ciclo mestruale che, per molte donne, può rivelarsi difficile da sostenere e da affrontare. Gli integratori alimentari per ciclo mestruale proposti da CuraFacile contribuiscono ad alleviare fastidi, malesseri e disturbi e a regalare sollievo sia fisico, che mentale grazie a vitamine, acido folico e altre componenti appositamente selezionate.
Integratori alimentari per ciclo mestruale: composizione, come funzionano e a cosa servono
Il ciclo mestruale rende il corpo femminile unico e speciale, naturalmente predisposto a ospitare e mettere al mondo una nuova vita. A partire dalla pubertà e fino alla menopausa, ogni mese le donne si trovano a fronteggiare spesso malesseri, disturbi e dolori non solo fisici, ma anche mentali.
In questi casi, l’assunzione di integratori alimentari può aiutare ad alleggerire il peso, alleviando i dolori e calmando il malessere, regalando un po’ di sollievo attraverso:
- Ferro: le perdite di sangue comportano un calo del ferro che, a sua volta, può essere causa di anemia;
- Magnesio: aiuta a placare i sintomi pre-mestruali come gonfiore addominale, dolore al seno, irritabilità e mal di testa;
- Potassio: una sua eccessiva carenza potrebbe comportare fastidi e pressione bassa.
Incrementare la loro presenza nell’organismo può essere un valido aiuto per affrontare al meglio “quei giorni del mese” e condurre una vita assolutamente normale.
Ciclo mestruale e principali disturbi
I fastidi e i malesseri legati al ciclo mestruale non sono uguali per tutte: alcune donne, infatti, non riscontrano alcun sintomo, al contrario di altre che si vedono costrette a rimanere a letto o a ricorrere all’assunzione di farmaci per stare meglio.
Il malessere può verificarsi prima, durante e dopo il ciclo mestruale e, se in alcuni casi si tratta di disturbi passeggeri e temporanei, in altri potrebbero nascondere patologie più gravi che vanno attenzionate. Per questo, è sempre meglio informare il proprio medico di fiducia (o direttamente il proprio ginecologo) e affrontare con cura la questione.
Sindrome premestruale
La sindrome premestruale si presenta da una a due settimane prima dell’inizio del ciclo, portando con sé diversi disturbi:
- mal di schiena
- mal di testa
- gonfiore
- ritenzione idrica
- dolore al seno
- acne
- attacchi di fame o inappetenza
- eccessivo affaticamento
- instabilità emotiva
- stress
- insonnia
- stipsi o diarrea
- crampi allo stomaco
- palpitazioni, tachicardia
- calo del desiderio sessuale
- vampate di calore
I sintomi possono essere sempre gli stessi o variare di mese in mese, diventando fastidiosi ma sopportabili grazie a piccoli accorgimenti nello stile di vita:
- attività fisica quasi quotidiana
- dieta equilibrata, con un valido apporto di cereali, frutta e verdura
- poca assunzione di sale, zucchero, alcool e caffeina
- sonno adeguato
Terminata la fase premestruale, inizia il ciclo vero e proprio; i disturbi legati a quest’ultimo si dividono in 3 grandi gruppi:
Anomalie del ritmo
Le anomalie del ritmo riguardano un’alterazione dell’arrivo, del termine, della durata delle mestruazioni e prevedono:
Oligomenorrea
In caso di oligomenorrea, le mestruazioni ritardano. La causa principale risiede in un aumento della produzione di ormoni androgeni, come il testosterone, ma in alcuni casi si può trattare di iperandrogenismo e/o di Sindrome dell’Ovaio Policistico, ovvero quando l’ovaio ha una particolare struttura ecografica con cisti e si riscontrano evidenti segni clinici come irsutismo e acne.
Polimenorrea
La polimenorrea si presenta con l’anticipo delle mestruazioni, spesso derivante da un’insufficienza luteale, cioè la poca produzione di progesterone, oppure da iperprolattinemia o alterazioni della tiroide.
Amenorrea
Si ha amenorrea quando le mestruazioni si assentano per almeno 3 mesi. le cause si possono individuare su tre livelli differenti:
- centrale, nell’ipotalamo e nell’ipofisi (tumore, anoressia, trauma psicologico)
- ovarica (chemioterapia, cisti, sindrome dell’ovaio micropolicistico)
- tratto genitale (assenza di utero, imene imperforato)
Si parla di amenorrea primaria nelle donne con età pari o superiore ai 16 anni che non hanno ancora avuto la prima mestruazione (il menarca); l’amenorrea secondaria, invece, è relativa alla scomparsa delle mestruazioni nelle donne che normalmente le hanno e questo comporta l’impossibilità della fecondazione.
Un’amenorrea prolungata può comportare l’insorgere di problemi simili a quelli della menopausa come secchezza vaginale, vampate di calore, osteoporosi e aumento del rischio di disturbi cardiaci.
Anomali della quantità e della durata
Queste anomalie riguardano, appunto, l’abbondanza del flusso e la sua durata:
Ipomenorrea
Si parla di ipermenorrea quando le mestruazioni sono scarse, stato che può derivare da stress, stanchezza o da alterazioni della secrezione ormonale.
Ipermenorreaa
Al contrario, l’ipermenorrea prevede un flusso abbondante, causato spesso da squilibri ormonali o da anomalie strutturali dell’utero come fibromi o polipi. L’ipermenorrea, inoltre, è la principale causa di perdita di ferro e, quindi, di anemia sideropenica.
Menorragia
La menorragia si ha quando le mestruazioni durano di più e sono molto abbondanti, a causa spesso di squilibri ormonali, infezioni vaginali o della cervice uterina, ipotiroidismo e fibromi.
Anomalie della presentazione
Infine, le anomalie della presentazione riguardano l’aspetto e il modo, appunto, di presentarsi delle perdite:
Metrorragia
Spesso associata alla menorragia, si verifica metrorragia quando si hanno perdite anomale tra una mestruazione e l’altra. Se la perdita è irrisoria, s tratta di semplice spotting.
Menometrorragia
La menometrorragia prevede un flusso molto abbondante che si protrae anche durante il periodo intermestruale.
Dismenorrea
La dismenorrea comporta coliche e crampi durante le mestruazioni, spesso associati a nausea, vomito e mal di testa. I sintomi possono essere contrastati attraverso l’assunzione di contraccettivi o antinfiammatori. La patologia che può nascondersi dietro è l’endometriosi.
Diagnosi, trattamento e prevenzione
I disturbi del ciclo mestruale possono essere diagnosticati e trattati al meglio: bisogna iniziare con un’attenta valutazione della sintomatologia, seguita da un esame fisico che comprenda anche un esame pelvico e il Pap test. Il trattamento verrà suggerito dal medico in base ai risultati ottenuti e potrà prevedere anche:
- riduzione di sale, caffeina, zucchero e alcool prima dell’inizio del ciclo mestruale;
- assunzione di analgesici per i crampi e di contraccettivi ormonali per regolarizzare il ciclo e diminuirne il flusso;
- trattamento chirurgico per rimuovere eventuali anomalie come cisti e fibromi;
- attività fisica regolare;
- eliminazione dei kg in eccesso.