Per tutte le neomamme che desiderano allattare al seno il proprio bambino è fondamentale assumere una posizione corretta per due motivi: permettere al neonato di potersi nutrire facilmente ed evitare dolori o complicazioni alle mammelle.
Allattare al seno, infatti, si rivela sempre un’esperienza molto intensa, in grado di rafforzare il legame tra mamma e figlio; al contempo, però, può comportare un affaticamento sia fisico che mentale per la prima, che si trova a dover compiere sacrifici alimentari e a dover sopportare, a volte, piccole lacerazioni del capezzolo e dell’aureola, non solo dolorose ma anche accessi facilitati per i batteri. Se non curate, infatti, delle semplici ferite possono sfociare nella mastite che, a sua volta, può dar vita a un ascesso.
Tutto questo è possibile evitarlo proprio attraverso l’assunzione di una postura corretta, che consenta a mamma e figlio di stare comodi e di trarre solo i migliori benefici dell’allattamento.
Bisogna partire, poi, dal presupposto che non esistono posizioni universalmente corrette: ogni mamma e ogni bambino troveranno, insieme, la loro posizione preferita. Questa sarà molto utile quando il bambino inizierà a crescere e, capitando di doverlo allattare fuori casa, le difficoltà saranno sicuramente minori.
Prima di iniziare ad allattare è consigliato tenere a mente alcuni consigli pratici:
- sempre meglio tenere a portata di mano bevande, cellulare, telecomando e tutto ciò che potrebbe essere utile;
- bisogna assicurarsi che il bambino sia effettivamente comodo, stabile e sostenuto, con testa, collo e schiena perfettamente dritti;
- bisogna verificare che il bambino si sia attaccato al seno correttamente;
- nel caso in cui il bambino faccia fatica ad attaccarsi o si avverta troppo dolore durante l’allattamento è possibile rivolgersi a uno specialista;
- per incentivare la produzione di latte e predisporre il fisico della mamma a sostenere questa fase molto delicata della sua vita, si possono assumere validi integratori alimentari appositamente formulati.
Dopodiché si può procedere con l’allattamento del bambino provando tra 10 posizioni consigliate da ostetriche, esperti e numerose mamme che le hanno già testate con successo.
1. Posizione a culla
Pensando all’allattamento al seno, la posizione della culla è la più classica: la mamma si siede con la schiena dritta posizionando il bambino di lato, con la testa e il collo appoggiati lungo l’avambraccio e il corpo contro la pancia. Non a caso, infatti, questa posizione si chiama anche “pancia-verso-mamma”.
Si tratta di una posizione molto diffusa, ma non è sempre facile da assumere insieme al neonato, dato che non gli offre tutti i comfort garantiti da altre posizioni. In ogni caso, utilizzare un cuscino da allattamento aiuta a diminuire gli sforzi di schiena e spalle per la mamma, ma bisogna accertarsi che il bambino si sollevi troppo: il seno deve rimanere nella sua naturale posizione a riposo in modo da evitare dolore ai capezzoli e un attacco da parte del bambino in tensione.
2. Posizione in fascia
Soprattutto quando si è fuori casa, l’allattamento in fascia è estremamente utile ed efficace. Nel frattempo, infatti, si può badare ad altri figli, sbrigare piccole faccende domestiche o continuare a lavorare senza interferire con il nutrimento del piccolo.
3. Posizione inclinata all’indietro o reclinata
La posizione reclinata, di solito, è la prima che le mamme decidono di provare dato che, non appena nato, il bambino viene subito appoggiato sul petto o sulla pancia della mamma e, istintivamente, si dirige verso il seno per iniziare a nutrirsi. Questa posizione è valida per due motivi: il contatto pelle a pelle stimola i suoi istinti nutritivi e, al contempo, la forza di gravità lo spinge ad attaccarsi correttamente e a rimanere fermo.
Anche dopo i primi di mesi di vita, quindi, la posizione reclinata è utile soprattutto per quei bambini che non riescono facilmente ad attaccarsi in altre posizioni, o se si infastidiscono nel sentirsi toccare la testa. Usando dei cuscini per non stendersi del tutto, poi, aiuta le mamme a tenere sempre sotto controllo il bambino in modo comodo e confortevole per entrambi.
4. Posizione verticale o a koala
La posizione verticale o a koala è indicata per neonati o per bambini già in grado di stare seduti da soli, dato che si posizionano a cavalcioni sulla coscia o sul fianco della mamma mantenendo la schiena e la testa dritte mentre mangiano. Si rivela un’opzione utile anche per i bambini che soffrono di reflusso, di infezione all’orecchio, di anchiloglossia o di un ridotto tono muscolare.
5. Posizione a rugby
La posizione a rugby, detta anche sottobraccio, vede la mamma seduta e il bambino appoggiato lungo l’avambraccio, con il corpo posizionato sul fianco e i piedi rivolti verso la poltrona dove sta seduta la mamma. Questa postura garantisce al neonato grande sostegno e permette alla mamma di poterlo guardare in viso. Il bambino si sentirà al sicuro e la mamma starà particolarmente comoda, anche a seguito di un parto cesareo.
6. Posizione della lupa
La posizione della lupa vede il bambino sdraiato sulla schiena e la mamma a carponi sopra di lui per facilitare l’inserimento del capezzolo nella sua bocca. Alcune mamme hanno dichiarato che questa posizione aiuta in caso di mastite, dato che il seno non viene né schiacciato, né toccato; altre, invece, ritengono che la forza di gravità contribuisca a sbloccare i dotti lattiferi ostruiti (ma non esistono prove scientifiche a conferma).
Questa posizione può essere assunta anche da seduti, in ginocchio e piegandosi sul bambino precedentemente sdraiato sul letto o sul divano. Sicuramente non è comoda e non può essere adottata spesso, ma ogni tanto potrebbe servire per cambiare un po’.
7. Posizione dell’abbraccio trasversale
Molto simile alla posizione della culla, la posizione dell’abbraccio trasversale prevede che le braccia della mamma abbiano un ruolo opposto e che sia l’avambraccio a sostenere il corpo del bambino. In questo modo, il neonato viene sostenuto intorno al collo e alle spalle in modo che possa inclinare la testa prima di attaccarsi. Ecco perché si rivela utile per tutti i bambini che hanno difficoltà, ma non durante i primi giorni di vita, dato che si rischia di spingergli eccessivamente il mento contro il petto. Man mano che cresce, diventa più semplice ed è possibile appoggiare la testa nella mano della mamma.
8. Posizione a mano di ballerina
Altra opzione valida nel caso in cui il bambino faccia fatica ad attaccarsi è la posizione a mano di ballerina: si afferra il seno con la mano posizionandola al di sotto e tenendo le dita da un lato e il pollice dall’altro. La mano deve essere spostata in avanti formando una vera e propria U davanti al seno con il pollice e l’indice. Durante l’allattamento il bambino avrà la mandibola posizionata tra il pollice e l’indice della mamma, con il mento in fondo alla U e le guance sorrette con l’indice da un lato e il pollice dall’altro. Una posizione molto utile per offrire sostegno al bambino e controllarne l’attacco al seno.
9. Posizione sdraiata di lato
La posizione sdraiata di lato è molto utile alle mamme durante la notte o per l’allattamento a letto o sul divano, oltre che successivamente a un parto cesareo o in presenza di punti di sutura. Entrambi, infatti, si sdraiano su un fianco, uno accanto all’altra e pancia contro pancia, in piena comodità e senza sforzi e/o tensioni.
10. Posizione a rugby doppia
La posizione a rugby doppia è indicata per l’allattamento al seno di gemelli, dato che consente di nutrirli contemporaneamente lasciando alla mamma una leggera libertà di movimento con le mani. Utile la presenza di un cuscino per l’allattamento pensato proprio per i gemelli, soprattutto durante i primi giorni di vita, poiché aiuta a posizionare correttamente entrambi i bambini e a ridurre la pressione sulla pancia della mamma.
Per i gemelli vanno bene anche la posizione dell’abbraccio trasversale, una doppia posizione reclinata e una doppia posizione dritta.
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