Chiunque abbia avuto problemi di insonnia, difficoltà nell’addormentamento o notti irrequiete avrà sicuramente pensato di ricorrere al supporto della melatonina, tra le sostanze naturali più famose e conosciute proprio per l’efficacia nel favorire il sonno e ridurre i tempi necessari ad addormentarsi.
La melatonina, in realtà, è un ormone che viene prodotto in modo del tutto naturale dalla ghiandola pineale (posta nel cervello) che, in collaborazione con il cortisolo, regola le fasi del sonno e quello che più comunemente viene chiamato ritmo circadiano (alternanza sonno/veglia).
Può capitare che la produzione di melatonina si riduca, magari a causa di influenze esterne o fattori fisiologici quali l’invecchiamento; con l’avanzare dell’età, infatti, i livelli di melatonina presenti nell’organismo diminuiscono comportando disturbi del sonno.
Per fronteggiare questi piccoli inconvenienti e colmare le lacune esistenti, è possibile assumere integratori alimentari per il sonno a base di melatonina, così da regolarizzare nuovamente il ritmo circadiano e riposare adeguatamente.
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Effetti e benefici della melatonina sui disturbi del sonno
In sintesi, quindi, la melatonina è un valido alleato per tutti coloro che riscontrano problemi di sonno e sono alla disperata ricerca di qualcosa che possa aiutarli per riposare meglio, dato che è in grado di:
- ridurre i tempi per addormentarsi: spesso si conduce una vita frenetica e si è costretti a lavorare fino a tardi, per poi alzarsi presto al mattino in preda all’ansia. Tutto questo comporta difficoltà nel prendere sonno e addormentarsi facilmente, aspetti ai quali la melatonina può porre rimedio preparando l’organismo alla fase del riposo inviando all’organismo un chiaro segnale per rallentare il ritmo e rilassarsi;
- evitare le alterazioni del sonno: l’invecchiamento, il jet-lag o un periodo di particolare stress possono alterare il sonno e diminuire le ore effettive di riposo; in questi casi, la melatonina aiuta a regolarizzare il ciclo sonno/veglia mantenendolo in corretto equilibrio;
- regolarizzare il sonno notturno: oltre a facilitare l’addormentamento, la melatonina influisce positivamente sulla durata e la qualità del sonno, evitando quei risvegli notturni che, alla lunga, potrebbero causare gravi problemi di salute;
- stabilizzare il ritmo circadiano: se assunta con costanza, la melatonina mantiene equilibrati i ritmi sonno/veglia in modo che l’organismo goda di tutte le energie necessarie per affrontare al meglio la giornata.
Il consiglio è di consultare il medico non appena si riscontra un chiaro sintomo di disturbi del sonno, che si tratti di continui risvegli notturni o di difficoltà nell’addormentamento; sarà più semplice, così, risalire alle cause e intervenire in modo opportuno.
Come assumere la melatonina e le dosi consigliate
Nel momento in cui l’organismo non è in grado di produrre una quantità di melatonina sufficiente per dormire bene, si può integrare attraverso l’assunzione di integratori alimentari per il sonno appositamente realizzati, disponibili in pastiglie, spray o gocce.

Inoltre, la melatonina può essere assunta da sola o in associazione ad altre sostanze al fine di incrementarne gli effetti; nello specifico:
- erbe come melissa, camomilla e passiflora, che favoriscono il massimo rilassamento e incentivano il benessere mentale, potenziando l’effetto della melatonina;
- magnesio, per contrastare stress e stanchezza, tra le principali cause dei disturbi del sonno;
- vitamine del gruppo B, per migliorare le funzionalità del sistema nervoso e placare gli stati di ansia e tensione.
La ricerca scientifica ha sottolineato che la melatonina è in grado di favorire il riposo notturno se assunta a piccole dosi; di conseguenza, è consigliato assumere 1 mg di melatonina per agevolare il sonno.
Trattandosi di un dosaggio davvero basso, è necessario assumere 1 mg di melatonina almeno 30 minuti prima di andare a dormire, dato che la sostanza ha bisogno di circa mezz’ora per sprigionare la sua azione.
La melatonina non causa dipendenza, quindi è possibile assumerla con regolarità, ma è comunque sconsigliato il suo utilizzo continuativo (ogni tanto è utile prendersi una pausa).
Controindicazioni ed effetti collaterali della melatonina
La melatonina non è un ansiolitico, non è un sedativo e non è un farmaco in generale, quindi è altamente improbabile che chi decide di assumerla possa diventarne dipendente o riscontrare assuefazione.
A prescindere da questo, esistono comunque delle controindicazioni e possono manifestarsi degli effetti indesiderati; nel primo caso è sconsigliata l’assunzione:
- se si è allergici alla sostanza o ad altre componenti dell’integratore;
- se si soffre di malattie al fegato o ai reni;
- se si è affetti da patologie autoimmuni;
- in gravidanza o allattamento.
Inoltre non bisognerebbe assumere melatonina durante il giorno poiché potrebbe causare sonnolenza e compromettere la guida o l’uso di determinati macchinari.
I principali effetti indesiderati della melatonina, invece, sono:
- mal di testa;
- nausea;
- vertigini;
- sonnolenza;
- depressione a breve termine;
- tremori;
- ansia;
- crampi addominali;
- irritabilità;
- confusione e/o disorientamento;
- calo dell’attenzione;
- pressione arteriosa bassa.
In caso di uno dei seguenti sintomi è necessario richiedere immediatamente un consulto medico.